A Fano le case di paglia sono una realtà

Attualmente sono residenze monofamiliari ma si stanno progettando interi condomini

9 Novembre 2022

Tutti ricordano la fiaba “dei Tre porcellini” in cui il lupo con un soffio spazza via la casa di paglia. Spesso associamo questo tipo di abitazione ad un riparo improvvisato e poco sicuro, pensiamo che sia la casa tipica delle popolazioni in estrema povertà. Ma se ripercorriamo la storia, scopriamo che gli uomini hanno costruito, dapprima i rifugi, poi le abitazioni con i materiali più disparati: pietre, legno, paglia, bambù, terra, sabbia. E dal 1890, dopo l’invenzione della macchina imballatrice, negli Stati Uniti si è sviluppata la tecnologia delle costruzioni in paglia o meglio delle costruzioni in balle di paglia.
Solo negli ultimi anni anche in Italia iniziano a diffondersi le costruzioni in balle di paglia.

Inizialmente le balle di paglia venivano utilizzate come se fossero blocchi da costruzione giganteschi che allo stesso tempo costituivano la struttura portante dell’edificio, erano tenute insieme con aste di legno e spesso erano utilizzate solo come tetto delle case.
Scoprirono poi che queste costruzioni mantenevano il calore durante l’inverno e rimanevano fresche nei periodi estivi, allora passarono da case provvisorie a permanenti. Questa tipologia si sviluppò fino agli anni 40 del novecento quando si diffusero le costruzioni in calcestruzzo e le difficoltà legate all’azione del clima e alla scarsa manutenzione fecero accantonare questa tecnica che, però, non fu del tutto abbandonata. Gli ambientalisti, i costruttori e i proprietari continuarono a studiare nuove tecniche di costruzione con l’utilizzo della paglia in modo da ottimizzare le metodologie, eliminando le criticità.

Dopo averne compreso i punti di forza e le eccezionali proprietà, alla fine del novecento, riprese in Europa la diffusione delle case in paglia. Ad oggi le balle di paglia possono essere utilizzate come mattoni giganti impilati uno sopra l’altro sia come parte strutturale sia solamente come elemento di chiusura degli spazi interni (muro di tamponamento).
Un edificio realizzato con la tecnica di struttura portante in legno e tamponamenti in balle di paglia ha tempi di realizzazione brevi, è più economico rispetto alla tradizionale costruzione e con consumi energetici molto bassi. È comunque a tutti gli effetti una casa tradizionale, con fondazioni, impianti elettrici, gas e luce, infissi, porte e sicurezza, come le prime villette a schiera in balle di paglia costruite a Fano tra il 2014 e il 2015, definite abitazioni ad alta efficienza energetica, con struttura portante in legno, che garantisce un’alta flessibilità e resistenza al sisma e con le tamponature esterne realizzate con balle di paglia prese e prese a Km Zero da un produttore della zona. Sono appartamenti sostenibili, di ottima qualità anche negli interni, che uniscono tecniche antiche ed uno stile contemporaneo in un economia sostenibile.

Si tratta ancora di un mercato agli inizi, ma in forte crescita, grazie alla sostenibilità che garantisce e al costo davvero interessante. Lo studio di progettazione Archética, che ha sedi Camerano (Ancona) e a Fossombrone (PU), si dedica all’architettura sostenibile ed in particolare alla tecnica delle costruzioni in balle di paglia.
Le costruzioni in paglia sono adatte a qualsiasi clima. Lo studio sta infatti realizzando progetti su contesti completamente differenti tra loro come la Sardegna e le colline marchigiane. Le opere costruite finora in Italia sono residenze monofamiliari, ma nulla vieta di realizzare ulteriori tipologie. Un esempio è il progetto in fase di cantiere a Fano (Pu) di tre villette a schiera (primo esempio in Italia) in pieno contesto urbano.
Le case in paglia sono sinonimo di sostenibilità perché utilizzano materiali naturali a Km zero, a basso costo e nell’eventualità dello smantellamento sono addirittura compostabili. Raggiungendo standard energetici di classe A+, quindi consumi quasi pari a zero e minimizzando gli impianti. Questi edifici non rinunciano alla sicurezza sismica, alla resistenza al fuoco né alla durata nel tempo.

In pratica la struttura portante è realizzata in legno, materiale che permette il montaggio a secco velocizzando i tempi, mentre alla paglia è affidato contemporaneamente il ruolo di tamponatura e isolamento termico-acustico. Il tutto viene poi intonacato internamente in argilla ed esternamente con la calce. Edifici sani e sostenibili quindi, ma anche più economici se paragonati alle costruzioni convenzionali.
Rispetto agli edifici “tradizionali” con pari requisiti termoigrometrici, utilizzando la tecnica delle balle di paglia si può risparmiare dal 50% al 75% sul costo delle murature. Il costo delle murature sull’intera costruzione incide però un 20% circa. Il risparmio totale quindi si aggira attorno ad un 10%-15%. Questo perchè una casa in paglia è a tutti gli effetti una casa normale.
Ma il risparmio vero si ottiene con i consumi a lungo termine. Costruire una casa con questa tecnica significa avere un edificio energeticamente efficiente, in classe A, classe A+ o Gold, questo significa che i costi di riscaldamento si riducono notevolmente fino anche ad azzerarsi.
Inoltre, una casa in paglia può durare per secoli, se ben progettata e ben costruita. La paglia è un materiale durevole se conservato all’asciutto e protetto da un intonaco.

fonte: Il faro di Roma

 

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